Questa appena trascorsa è stata una lunga notte per i pescatori del porto di Forio, notte trascorsa a guardia delle barche. Una telefonata nel tardo pomeriggio per chiamare tutti a raccolta, ed evitare di perdere, per il maltempo, il mezzo utile e necessario per sbarcare il lunario, e amici e parenti sono andati a presidiare la zona. L’acqua è in ogni dove sull’isola e le interruzioni al traffico sono ripetute, così gli allagamenti. L’unico modo per contrastarli è farsi comunità, e restare a guardia delle zone critiche per riuscire a non soccombere di fronte all’incontrollabile forza della natura. Ci si accampa in macchina, sfidando anche le onde che si riversano sull’asfalto, e che a Ischia Ponte non hanno salvato l’albero di Natale e le luminarie, trascinandole in mare senza possibilità di salvezza. Lo scirocco ha lasciato il posto al maestrale e al ponente e ci si deve armare di pazienza, a niente servirebbe imprecare. Sospese tutte le corse da e per l’isola, il tratto che la separa dalla terra ferma, benché breve è tormentato è rischioso in queste condizioni. L’unico a partire è il traghetto delle 2,30 quello che trasporta la spazzatura e che il comandante Raffaele Calise, detto il pesante, governa senza paura. Arriverà il bel tempo per Natale, almeno così ci dicono le previsioni, ma la lotta tra l’uomo e il mare non cambierà, se mai diventerà sempre più difficile.