Il palco intimo della Sala Italia della Mostra d’Oltremare accoglie Dario Sansone, frontman della folk band napoletana Foja, con la sua chitarra acustica, la voce e i testi poetici del nuovo album “Miracoli e Rivoluzioni”. L’incontro al Napoli Comicon non è però soltanto un concerto: è un concept che unisce musica e performance di animazione live, il progetto “Anema” realizzato in sinergia con l’artista e animatore Francesco Filippini.
L’animazione accompagna da sempre il percorso artistico di Sansone, che insieme a Filippini fa parte della realtà tutta italiana dello studio Mad Entertainment, conosciuto al grande pubblico per il film “Gatta Cenerentola” del 2017 e più recentemente per il lungometraggio “Yaya e Lennie”, presentato al Festival di Cannes lo scorso anno e in anteprima italiana al Lucca Comics and Games. L’evento del Comicon celebra anche l’uscita del film sulle piattaforme streaming.
Filippini sceglie un tratto semplice e tremolante per il corto animato realizzato in tempo reale durante il concerto di Sansone, e ben rappresenta la forza e la delicatezza delle storie raccontate nel nuovo disco. Ovviamente, i “miracoli” e le “rivoluzioni” sono quelli di Napoli, raccontati in due parti-volumi che rappresentano una sfumatura diversa dell’immenso amore che percorre le strade di Napoli e che Sansone da sempre riversa nella propria musica. L’amore passionale, l’amore come nostalgia, l’amore per le icone con cui si è cresciuti – nella performance di Sansone trova spazio anche un omaggio a Maradona, “A mano ‘e D10S”, un’elegia per un personaggio multiforme, a cui ognuno ha voluto dare una propria lettura, accompagnato da un corto dalle tinte pastello firmato ancora una volta da Filippini. La lettura che Sansone fa del Pibe de Oro è intima, ma anche profondamente corale: l’innesto del coro da stadio dedicato alla leggenda del calcio ha catturato il pubblico e invitato ad unirsi alla celebrazione di un caposaldo dello spirito partenopeo contemporaneo. Tutto ciò, senza mancare di guardare ai grandi classici del repertorio culturale partenopeo, come dimostra l’utilizzo di un audio di un film di Eduardo De Filippo per l’introduzione di un brano.
La creazione è un atto d’amore, soprattutto nell’arte – veder nascere sul posto un’opera unica nata dalla sintonia tra la mano dell’artista e la voce che ispira aiuta ad entrare nella fucina del lavoro di animatore, che non lavora solo di tecnica ma assorbe la musica e le partiture per creare una corrispondenza tra suono ed immagine che tiene pienamente testa ai videoclip live action più elaborati.
Sansone si conferma ancora una volta come artista estremamente generoso, e l’atmosfera più raccolta della sala ha consentito una sorta di dialogo con il pubblico attraverso i testi, gli scambi di battute sugli imprevisti in diretta o le richieste del pubblico che vuole sentirsi trasportato tra i vicoli e nell’infanzia del cantautore, che si avvale di testi molto immaginifici ed evocativo accompagnati da note leggere, come se stesse facendo una confidenza ad un gruppo di amici a tarda notte anziché esibirsi.
Il progetto “Anema” si inserisce quindi non solo in un filone sperimentale che guarda alla multimedialità come nuova frontiera del processo creativo di qualunque artista, dal cantautore all’illustratore al fumettista, ma può essere uno sprone per creare sinergie e ispirarsi a vicenda.