
Resti umani ritrovati nel seminterrato di alcuni locali della Nunziatura apostolica di via Po a Roma. Sono in corso accertamenti per capire se le ossa ritrovate lunedì pomeriggio sotto il pavimento dell’edificio possano appartenere a Emanuela Orlandi, la quindicenne figlia di un commesso vaticano scomparsa nel 1983. Sulla scoperta indaga per omicidio la Procura. Si tratta di una notizia che potrebbe dare una svolta al caso della scomparsa della Orlandi. In corso le comparazioni su cranio e denti con il dna di Emanuela e di Mirella Gregori, altra ragazza scomparsa nel 1983 nella Capitale. La scomparsa delle due ragazze è rimasta per 35 anni avvolta nel mistero e i due casi mostrarono fin da subito alcune analogie: fin dalle prime battute non fu escluso un collegamento tra le due scomparse. A prescindere dal risultato delle analisi, sarà importante accertare come mai ci siano ossa umane occultate in un edificio della Santa Sede.
Il ritrovamento delle ossa risale al pomeriggio di lunedì: nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’edificio denominato Villa Giorgina – sede della Nunziatura e sede diplomatica del Vaticano presso lo Stato Italiano – gli operai hanno rinvenuto dei resti umani sotto il pavimento del piano interrato.