Ordine dei giornalisti e Federazione Nazionale della Stampa Italiana dicono no all’incontro con Luigi Di Maio. Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico aveva convocato Raffaele Lorusso e Carlo Verna, rispettivamente presidente Fnsi e Odg, nei giorni scorsi per un tavolo di confronto sull’equo compenso e sul precariato giornalistico. La prima convocazione era prevista per oggi ma già il 23 novembre scorso Lorusso e Verna avevano chiarito che non sarebbero stati presenti all’incontro. Poi, una nuova convocazione per il 10 dicembre a cui fa seguito un ulteriore chiarimento da parte dei vertici di Ordine e sindacato.
«La convocazione di sindacato e Ordine insieme a non meglio identificate associazioni – spiegano Verna e Lorusso – è una mancanza di rispetto verso chi rappresenta i giornalisti ed è legittimato a farlo da percorsi democratici codificati da leggi e statuti, quali elezioni, congressi e riunioni di organismi collegiali. Peraltro, ai pesanti insulti alla categoria non è mai seguito un gesto di ravvedimento da parte del ministro. Riteniamo, inoltre, che un confronto serio e costruttivo non possa prescindere da atti chiari e trasparenti di contrasto al lavoro precario da parte del governo. Non si può impugnare la bandiera della difesa dei più deboli e allo stesso tempo insistere per azzerare il fondo per l’editoria, un provvedimento che, se approvato, avrà come unico risultato quello di far crescere il numero dei precari».
Per il 10 dicembre Lorusso e Verna convocano una assemblea pubblica davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico.