Brutta Paganese, la più brutta vista in questo campionato. La vittoria del Campobasso per due reti a zero non fa una grinza perché meritata ampiamente nei confronti degli azzurrostellati apparsi macchinosi e inconcludenti ancorché particolarmente fragili nella fase difensiva.
Eppure la partita era iniziata con due importanti squilli di tromba da parte degli uomini di Grassadonia che erano andati vicinissimi alla segnatura. Prima con una girata a volo di Firenze terminata di un soffio a lato e poi con Volpicelli che, dopo dieci minuti di gioco, non riusciva a mettere in rete da due passi un pallone d’oro servitogli con il cucchiaino da Castaldo. Due squilli di tromba e poi più niente.
Ma come è possibile che ci sia stata una brutta inversione di tendenza rispetto alle ultime gare? Se lo staranno chiedendo i tanti tifosi che avevano preso d’assalto la curva loro riservata al nuovo stadio Romagnoli. Una risposta difficile da dare perché la Paganese vista a Campobasso ha avuto anima e organizzazione di gioco solo nella prima mezz’ora di gioco; fin quando cioè la condizione fisica e atletica di Tissone ha retto nella zona centrale del campo. Con il passare dei minuti la squadra ha accusato più del dovuto la mancanza di elementi come Vitiello e Cretella e ha praticamente consegnato le chiavi del gioco alla squadra molisana.
Poi ci sono state le solite sbavature che hanno facilitato ampiamente il compito degli attaccanti in maglia rossoblù apparsi sguscianti che hanno messo in crisi soprattutto il lato destro dello schieramento difensivo della Paganese.
Le sostituzioni effettuate da Grassadonia all’inizio della ripresa non hanno portato i miglioramenti sperati. Troppo slegata la manovra di costruzione del gioco per portare Castaldo e Piovaccari in zona gol. Poi il Campobasso, forte del vantaggio iniziale messo a segno al quarto d’ora da Di Francesco e propiziato da un errore difensivo di Sbampato, ha preso fiducia e ha giocato con grande determinazione.
Ore in casa Paganese sarà il caso di recitare il mea culpa. Il gol mancato da Volpicelli, solo davanti alla porta, non può costituire un alibi. Piuttosto bisognerà capire che non sempre si potrà attendere un colpo di genio dai migliori calciatori per vincere le partite.
(Dal Quotidiano del Sud di Salerno in edicola oggi)