Un Ottocento meridionale con affreschi del territorio quello raccontato in presa diretta da una delle protagoniste della vita mondana e culturale del Mezzogiorno: Paolina Craven (Londra, 1808 – Parigi, 1891). Scrittrice e filantropa, dama contesa tra i rampolli della società nobile, spirito ribelle e vocato alla ricerca interiore, fu tra le prime attiviste di un mondo femminile non più pago d’una vita esclusivamente domestica. Figlia del conte Auguste Ferron de La Ferronnays, visse tra San Pietroburgo,, Parigi, Roma, Napoli – dove conobbe e sposò il diplomatico inglese Augustus Craven, facendo perdere ogni speranza ai suoi tanti pretendenti – e Cava de’ Tirreni, ove trasformò la sua casa in un salotto letterario. Frutto di un lungo lavoro di ricerca negli archivi d’Europa, escono ora i diari di Paolina, arricchiti da un apparato critico e uno studio biografico che mettono al centro la singolare esperienza della dama francese.
È il libro curato da Federico Guida “Racconto della mia vita cavese” (Areablu edizioni, 2022 – pagg. 128). Guida ricostruisce il soggiorno cavese di Paolina alla luce anche di un importante ritrovamento: presso l’Institut Catholique de Paris, infatti, ha recuperato gli incartamenti del fondo Craven-La Ferronnays, ossia l’archivio privato delle due famiglie: oltre cento documenti manoscritti, in gran parte vergati dalla scrittrice stessa, una mole incredibile di fonti dirette che ha consentito all’autore di approfondire una figura da romanzo, che ha trascorso una parte importante della sue esistenza a Cava de’ Tirreni, scegliendo come buen retiro la splendida villa Cardinale, in località Castagneto. “Per molti anni agli occhi del pubblico cavese Paolina Craven – scrive Guida nella sua introduzione – è stata la viaggiatrice straniera per antonomasia ed ha rivestito a lungo un ruolo di primissimo piano tra le tante figure di ospiti illustri, che si sono avvicendati nell’Ottocento nella valle metelliana”. La sua produzione letteraria fu molto vasta, comprendendo romanzi (ricordiamo solo Anne Séverin, 1868, e Fleurange, 1872) e saggi (tra i quali le biografie Adelaide Capece Minutolo, 1869, e Lady Georgiana Fullerton: sa vie et ses oeuvres, 1888).