SALERNITANA-VENEZIA 2-1.
SALERNITANA (3-5-2): Sepe (17′ st Belec); Gyomber, Radovanovic, Fazio; Mazzocchi, Ederson, Bohinen, L. Coulibaly (17′ st Kastanos), Zortea (29′ st Ruggeri); Bonazzoli (17′ st Verdi), Djuric (39′ st Perotti). A disposizione: Russo, Di Tacchio, Obi, Dragusin, Capezzi, Gagliolo, Mikael. Allenatore: Nicola.
VENEZIA (3-4-3): Maenpaa; Svoboda (30′ st Nsamé), Caldara, Ceccaroni; Mateju (38′ Johnsen), Ampadu, Peretz (17′ st Crnigoj) , Haps (1′ st Ullmann); Aramu, Henry, Okereke (17′ st Busio). A disposizione: Bertinato, Tessman, Fiordilino, Nani, Cuisance, Makadji, Kiyine. Allenatore: Soncin.
ARBITRO: Mariani di Aprilia – assistenti: Costanzo – Passeri – IV uomo: Massimi – Var: Aureliano/Avar: Santoro.
RETI: 7′ pt rig. Bonazzoli (S), 58′ st Henry (V), 67′ st Verdi (S)
NOTE. Espulso al 89’ Ampadu per doppia ammonizione. Ammoniti: Ceccaroni (V), Mateju (V), Svoboda (V), Ederson (S), Busio (V), Bohinen (S). Angoli: 6-4. Recupero: 2′ pt, 5’st.
Lotta, soffre e conquista, la Salernitana di mister Nicola si veste da Charles Leclerc e mette la freccia sul Cagliari. Sono Bonazzoli e Verdi a regalare alla macchina granata la quartultima posizione, quella tanto inseguita ed ora ottenuta proprio alla vigilia dello scontro diretto contro i sardi di domenica pomeriggio. Una vittoria di grinta, quella ottenuta quest’oggi nella “Bombonera” dell’Arechi, che spinge e fa sognare ancora di più una Salerno al fianco ed ai piedi dei ragazzi di Nicola che ora più che mai vogliono scrivere il proprio nome nell’ultracentenaria storia dell’ippocampo.
LA PARTITA. Primo squillo del Venezia dopo soli 45”. Lassana abbate Perez, punizione al bacio di Aramu per Okereke che di tacco trova Ceccaroni, il tiro del difensore viene ben bloccato da un attento Sepe. Dopo il piccolo iniziale spavento, la Salernitana prova a farsi vedere. Sugli sviluppi di un calcio è lo stesso Ceccaroni a toccare con un braccio largo il tentativo in girata di Fazio, concedendo il rigore ai granata dopo anche un rapido consulto Var di Mariani. Alla battuta va Bonazzoli che, freddo come un pistolero, batte Maenpaa dagli undici metri e poi corre sotto la Curva Sud mitragliando come di consueto. La rete siglata galvanizza non solo il numero 9 (in vera e propria trance agonistica) ma l’intero undici dell’ippocampo che subito prova a raddoppiare. Al 13’ si fa vedere Lassana, il cui tiro finisce a lato della porta del portiere lagunare. 20’ e nuovo affondo granata. Mazzocchi conquista una punizione dalla trequarti, Bohinen scodella in mezzo e per un niente va vicino all’eurogol con Maenpaa che smanaccia in calcio d’angolo non senza preoccupazione. Due giri di lancette (22’) ed anche Ederson sfiora il golazo con un tacco volante- dopo un passaggio quasi involontario di Gyomber- che termina a pochi metri dalla porta veneta. Dopo aver incassato, il Venezia tenta la reazione al 26’ con il solito Aramu che, sfruttando un rimpallo favorevole, calcia a botta sicura ma trova la respinta di Radovanovic che evita l’intervento a Sepe. Il pallino del gioco è, però, sempre nelle mani dei ragazzi di Nicola che provano ad agire coralmente includendo nelle manovre anche i difensori come al minuto numero 30 quando- dopo un’azione dai tanti passaggi- Lassana conquista una punizione da posizione interessante, alla battuta va Radovanovic ma il tiro del serbo è di facile lettura per Maenpaa. Quattro minuti dopo (34’) si fa nuovamente vedere il solito Lassana che, dopo il passaggio all’indietro di Djuric, calcia alto sulla traversa. 37’ ed i granata vanno ad un passo dal doppio vantaggio. Mazzocchi mette in mezzo su punizione, Gyomber rovescia in maniera impeccabile con il pallone che viene rimesso al volo dentro da Bonazzoli, il cui tocco favorisce l’arrivo di Fazio al centro con il solo Caldara ad evitare guai respingendo. Tanta la pressione della Salernitana che prova a sfruttare ogni sbavatura del Venezia, al 42’ è Radovanovic a tentare la conclusione dopo una respinta maldestra di Maenpaa sulla conclusione precedente di Lassana. Finisce così, senza ulteriori sussulti, la prima frazione di gioco. Il primo squillo della ripresa è di marca lagunare. Al 49’ ci prova Aramu sugli sviluppi di un calcio di punizione, il tiro del dieci finisce alla sinistra di Sepe. Secondo tempo che, come prevedibile, vede gli ospiti alla ricerca del pareggio attaccare a testa bassa ed i campani attendere per poi colpire in contropiede. Nascono, quindi, più occasioni per gli uomini di Soncin che al 56’ sfiorano la rete con Okereke che in ripartenza prova il bolide dalla distanza disinnescato dal portiere granata. Il pressing dei lagunari si trasforma in rete al minuto numero 58 quando Henry, da pochi passi, raccoglie la respinta di Sepe su colpo di testa di Caldara e pareggia i conti. I veneti ci provano ancora al 65’con Mattia Caldara che, dopo un batti e ribatti, prova la girata al volo che non impensierisce Belec. Il calcio è strano ed imprevedibile e così, nel momento migliore del Venezia, la Salernitana passa nuovamente al 67’. Ederson raccoglie palla ma viene murato, la sfera termina tra i piedi di Kastanos che- tentando una conclusione d’esterno- indirettamente serve Verdi, l’ex Bologna da pochi passi raddoppia facendo impazzire la panchina dell’ippocampo e l’intero Arechi. Successivamente (70’) si fa rivedere Aramu che direttamente da calcio d’angolo prova a sorprendere Belec, lo sloveno fa buona guardia. I lagunari non ci stanno e provano ancora a riacciuffare il pari al 75’ con Busio che inventa in mezzo per Henry, il francese colpisce di testa ma manda alto sulla traversa disturbato anche da Fazio. All’80 ecco anche la Salernitana con Djuric. Il bosniaco, nonostante i crampi e la stanchezza, prova a svettare sugli sviluppi di un corner conquistato da Ederson, la sua girata termina al lato. Brivido all’83’ per i granata con un calcio di punizione velenosissimo di Aramu, il cui tiro fa la “barba” al palo. Termina così una sfida combattuta ma portata a casa da una Salernitana che ora vede più che mai la salvezza vicina.